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La chiave è l’emozione

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1. Neuromarketing
Si tratta di un’avanzata strategia che coniuga neuroscienze e psicologia comportamentale al marketing tradizionale. Nel concreto, studia le risposte inconsce di un potenziale cliente a determinati stimoli, come una pubblicità sui social. Dato che ben il 95% delle decisioni viene preso irrazionalmente, il neuromarketing è fondamentale per integrare le classiche ricerche di mercato, permettendo una conoscenza più approfondita del proprio target grazie alle emozioni. In particolare, per le strutture ricettive è consigliabile analizzare lo stato d’animo che muove il cliente passo dopo passo, dal processo decisionale all’esperienza di vacanza fino al ritorno a casa, in modo da mettere in atto una strategia comunicativa efficace per ogni singola fase e rendere più performante il proprio sito o le campagne. Ricordando che la vacanza è vista da ogni persona come un piacere e coinvolge l’area più emotiva del cervello, è importante adottare strategie in chiave neuromarketing, che vadano a fare leva sulla sfera sensoriale e irrazionale dell’ospite. Wichtigkeit.
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2. Glamping
Termine risultante dall’unione di “glamour” e “camping”, il glamping figura tra i nuovi luxury travel trend perché soddisfa il desiderio di evadere dal quotidiano e trascorrere tempo di qualità a contatto con la natura. In linea anche con l’attenzione alla sostenibilità, questa tendenza rappresenta un’enorme opportunità per il settore ricettivo, da integrare eventualmente anche a unità alberghiere tradizionali come cross selling che promuova un’esperienza particolare per una notte. Oltre alle classiche tende, vengono offerti soggiorni in suggestive bolle di vetro o case sull’albero, ma con tutti i comfort che si avrebbero in un hotel di classe.

 

Vacanze sotto le stelle… a 5 stelle.

3. A caccia di sapori
Gli highlight culinari giocano un ruolo sempre maggiore nella scelta della meta di viaggio, per esplorare i sapori e le tradizioni del territorio. Secondo il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2021, questo mercato è destinato a crescere ancora. L’ospite ricerca sia esperienze uniche per il palato, che in riguardo all’atmosfera e a setting particolari. Forte è anche il desiderio di un approccio active: il 66% dei turisti gradirebbe ad esempio partecipare ad attività con i produttori locali, come la vendemmia e la mungitura.

4. Neverending tourism
Il prima e il dopo di una vacanza diventano parte dell’esperienza stessa, soprattutto grazie alla digitalizzazione. Largo, dunque, a tour in 3D, degustazioni guidate a casa, concept store, audioguide immersive e app dedicate.

5. Le terrazze protagoniste
Secondo The Fork, lo scorso 2021 le prenotazioni per mangiare nei dehors rappresentavano un 47%, mentre pre-Covid raggiungevano al massimo il 12%. Questa tendenza si estende anche alla stagione invernale.

6. Biophilic design
Progettare gli spazi per riconnettere le persone con la natura e migliorare il loro benessere fisico e mentale: la biofilia, ovvero il desiderio di integrare negli ambienti luce e materiali naturali, aria fresca, giochi d’acqua interni e piante, è il futuro del design. Non una moda, ma un concetto destinato a durare, anche perché l’effetto positivo dato dall’esposizione al verde è provato scientificamente.

Il desiderio di vivere esperienze “da sogno” è sempre più forte.
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