La cucina professionale perfetta
L’atelier di veri artisti culinari
Quali sono gli aspetti principali e le tendenze emergenti da tenere in considerazione quando si tratta di progettare una cucina professionale? Abbiamo bussato alla porta di esperti in materia, che ci hanno aperto alla loro conoscenza in quanto a design ed efficienza energetica.
Se pensiamo alla cucina di un ristorante, l’immagine che abbiamo in mente è probabilmente subito molto chiara: pavimenti e pareti con piastrelle bianche, piani di lavoro in acciaio splendente, postazioni ben divise per i differenti compiti e tanto spazio per immagazzinare ingredienti e utensili. Ecco allora che, spesso, si tende a valutare la cucina un ambiente standard, e, di conseguenza, investire più tempo nella progettazione di camere attraenti, di un centro benessere all’avanguardia o di qualche extra. Tuttavia, gli esperti dell’azienda Niederbacher Gastrotec affermano che il trend attuale va maggiormente in un’altra direzione, ovvero permettere all’ospite di apprezzare la cucina “da vicino” e farsi un’idea di ciò che accade dietro le quinte. Ciò significa superare il vecchio concetto di cucina per passare a quella a vista, dallo stile elegante e suggestivo, per praticare lo scenografico show cooking.
In definitiva, una cucina ben studiata in base alle necessità attuali, e a lungo termine, è essenziale non solo per un servizio efficiente – e quindi un ospite soddisfatto –, ma anche per una questione economica: andare ad apportare modifiche in un secondo momento è molto difficile nonché costoso.
La cucina del futuro induce a cambiare
Visto il significativo caro energia, anche nelle cucine professionali diventa ormai irrimandabile dotarsi di attrezzatura ad alta efficienza. Dunque, è tempo di abbandonare il fornello a gas, dato che in quanto a risparmio energetico è notevolmente migliore la piastra a induzione. Questa modalità di cottura basata sull’elettromagnetismo garantisce, inoltre, anche un riscaldamento più rapido nonché preciso. In aggiunta, il menzionato team di esperti ci illustra una serie di tecnologie all’avanguardia che regolano i tempi di funzionamento di determinati elettrodomestici a seconda delle necessità, di modo da adattarli all’uso effettivo e, contemporaneamente, ridurre al minimo il consumo di corrente. Così, si risparmia energia e, quindi, anche denaro.
I principi fondamentali della progettazione
- Who’s the chef? Il concept è già stato esaminato da un cuoco? Questo step è imprescindibile: il futuro luogo di lavoro dev’essere progettato in sinergia tra chef e professionisti in materia di allestimento.
- Clean in a minute. Utile sempre, ma un must per gli elettrodomestici in una cucina professionale, la funzione di autopulizia permette di risparmiare tempo prezioso e fatica.
- Let it go. Tutto ciò che può scomparire dopo una serata frenetica, dovrebbe poter scorrere via facilmente tramite uno scarico efficiente, così da facilitare il lavoro di pulizia.
- Think big. In fase di progettazione, bisognerebbe pensare in grande in quanto a spazi in cucina. Anche se le dimensioni pianificate soddisfano le necessità per l’attuale numero di ospiti previsto, sarebbe bene lasciare aperta l’opzione per una possibile espansione.
- Grab the menu. Qualora esistesse già una lista delle pietanze che si desidera proporre all’ospite in base alla filosofia culinaria e si ambisse a un’esecuzione senza intoppi, si potrebbe già testare la cucina in tal senso. Un punto extra, ma dal vantaggio notevole.
Cosa riserva il domani?
La carenza di manodopera ha colpito duramente, tra gli altri, anche il settore Horeca e diventa sempre più difficile trovare personale qualificato disposto ad adattarsi ai ritmi non sempre leggeri della cucina di un ristorante. A tal proposito, le nuove tecnologie che automatizzano diversi processi di cottura possono sembrare allettanti. I prodotti sul mercato, infatti, sono in continua crescita ed estremamente sofisticati. Ad esempio, alcuni elettrodomestici di ultima generazione possono essere programmati nel minimo dettaglio e svolgere così diversi processi di cottura con precisione. Se da un lato ciò risparmia lavoro e, quindi, personale, dall’altro smorza anche la passione e la fantasia del cuoco nello sperimentare e infondere a ogni piatto una speciale nota di gusto. Allo stesso tempo, far svolgere determinati compiti a una macchina garantisce all’ospite una qualità invariata evitando anche eventuali disservizi in caso di tempi di preparazione ristretti. Certamente, bisogna valutare in anticipo se questo sistema sia congruente alla propria filosofia gastronomica.
In ogni caso, che sia a gas o a induzione, con processi automatizzati o tradizionali, lo scopo di una cucina rimane uno: un ospite sazio, ma, soprattutto, felicemente soddisfatto.