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Luxury is very personal

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Luxury is very personal

I contorni di un lusso inteso come esclusivo e appariscente si stanno dissolvendo negli ultimi anni per lasciare posto a concetti come distinzione e individualismo. I ricercatori della Cornell University, infatti, hanno scoperto che si prova più piacere dalle esperienze piuttosto che dai beni materiali; secondo tale principio, i viaggiatori oggi cercano emozioni autentiche e servizi personalizzati, desiderano sentirsi “speciali” e vivere momenti unici. È necessario mettere in atto la cosiddetta “customer-centricity” e stabilire un legame emozionale con ogni aspetto della vacanza. Ad esempio, la piattaforma Retention Science ha dimostrato che le e-mail personalizzate con il nome del ricevente nell’oggetto convertono il 105% in più, mentre un recente studio di Virtuoso ha rilevato che l’80% dei viaggiatori spenderebbe di più per le aziende che personalizzano la vacanza per loro. Potete, dunque, interessarvi se durante la loro permanenza ricorre un evento speciale, far scegliere in anticipo il cuscino che prediligono, accoglierli con una greeting card accompagnata da biscotti fatti in casa oppure fornire insider tips su cosa vivere in loco, specie se sono legate all’enogastronomia locale e cosiddette “one-in-a-lifetime-experiences”.

L’interesse per workshop e lezioni, come di yoga o cucina, è aumentato del 90% rispetto all’anno scorso.

Destagionalizzazione e undertourism

Secondo l’Osservatorio vacanze del Centro Studi del Touring Club Italiano, ben il 69% degli intervistati dichiara la volontà di destagionalizzare le vacanze e il 68% di scegliere mete meno note e affollate. Dall’ultima statistica analoga di Booking.com emergono dati simili: circa un terzo dei tedeschi ha già deciso di evitare l’alta stagione, mentre oltre un quarto si dichiara pronto a cercare un’alternativa persino alla propria destinazione del cuore pur di scongiurare il turismo di massa.

A sense of place

Gli ambienti della struttura ricettiva devono dialogare con il contesto nel quale sorge, trasmettere alla vista, ma anche agli altri sensi, il genius loci: l’ospite deve avere la sensazione di essere in una destinazione precisa, non in qualunque altra parte del mondo. Gli spazi devono narrare il territorio, superare l’aspetto meramente funzionale per andare verso una dimensione più inclusiva di altri elementi culturali. Inoltre, i vacanzieri più esigenti desiderano che anche la sistemazione sia unica e presenti uno stile risonante: Airbnb, infatti, visto che da una sua recente analisi emerge che la domanda di edifici d’epoca riconvertiti è cresciuta del 54% nel 2021, ha di recente lanciato la nuova categoria “Dimore storiche”.

Images capture attention

Secondo TripAdvisor, le foto – quelle belle – stimolano un aumento degli acquisti di almeno il 138%. Inoltre, è stato constatato che le immagini e i video colpiscono 60.000 volte più velocemente che il testo.

Le piattaforme più utilizzate per rilasciare recensioni sono Google, Facebook e TripAdvisor, rispettivamente al primo, terzo e quarto posto. Questo ricorda l’importanza di curare il profilo aziendale su questi siti.

L’importanza di rispondere a tutte le recensioni

(Secondo lo studio Local Consumer Review Survey 2022 di Brightlocal)

Il 98% delle persone legge le recensioni online almeno “occasionalmente” quando cerca un’attività.

L’89% degli utenti afferma che sarebbe “molto” o “abbastanza” propenso a scegliere un’azienda che risponda a tutte le recensioni, sia positive che negative.

Oltre il 57% sarebbe invece scoraggiato dallo scegliere un’azienda che non risponde alle recensioni degli utenti.

Le aziende che rispondono a più del 50% delle recensioni raggiungono circa il 24% in più di visibilità.

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