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L’importanza della mise en place

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Se mangiare è un piacere, farlo seduti a una tavola ben allestita, curata e di design può diventare una vera e propria esperienza degna di nota (o di una recensione positiva), in cui il gusto non è l’unico senso coinvolto.
Ecco subito dimostrato che la mise en place è molto più che una pratica dettata dal galateo; è piuttosto una dimensione artistica della ristorazione e in quanto tale non può essere sottovalutata o trascurata. Ogni dettaglio è fondamentale, nulla va lasciato al caso… e tantomeno al caos!
Tutti gli oggetti hanno bisogno di una loro collocazione studiata, precisa e funzionale. Occorre dunque rispettare rigorosamente gli standard della mise en place? La risposta è “no!”, a patto che si rimanga in linea con la corporate identity del locale, perché l’apparecchiatura – quale parte dell’arte del ricevere – è ormai considerata il modo migliore per accogliere e far sentire gli ospiti a proprio agio. Ma attenzione, non basta solo curare i dettagli per rendere memorabile l’esperienza della clientela!
La mise en place richiede un approccio strategico che coinvolge lo stile architettonico e l’ubicazione della struttura, la filosofia della cucina e la proposta della cantina. È qui che entrano in gioco la creatività e l’abilità dei ristoratori nel rendere l’allestimento della tavola il loro tratto distintivo: difatti, assieme all’ambiente, al personale e al menu, esso è il biglietto da visita di un ristorante.
Da non dimenticare è anche lo scopo della mise en place: la scelta delle posate, la distribuzione degli spazi, la tipologia del menu dipendono dal tipo di occasione che si deve ospitare nel proprio locale. Qualche esempio? Dove la tovaglia è d’obbligo per rendere formale una cerimonia, può essere evitata in contesti più casual e contemporanei.
Un altro aspetto molto importante riguarda la sostenibilità: in un periodo in cui l’attenzione all’ambiente è un tema al centro delle politiche internazionali, anche la ristorazione registra un graduale orientamento nello sviluppo di soluzioni “green”. Per questo, oltre all’abolizione della plastica, si punta a prediligere materiali riciclati e pratiche eco-friendly, in grado di conciliare il concetto di ospitalità e il rispetto per la natura.
Ultimo ma non da meno, la mise en place deve sapere suscitare emozioni al tavolo dei commensali, tanto da invogliarli a condividere la loro posizione in una storia, uno scatto o uno stato sui profili virtuali. Naturalmente, la location deve essere presente e rintracciabile sui principali canali social, in modo da ottenere la giusta visibilità!

Less is more vale sempre, anche per la tavola
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